Skip to content

Vini Fvg, Principi di Porcia e Venica con l’etichetta ‘green’ del Ministero dell’Ambiente

Nuovo prestigioso riconoscimento per la viticoltura del Friuli Venezia Giulia, alla vigilia del cinquantesimo Vinitaly.

L’azienda agricola Principi di Porcìa, in provincia di Pordenone, ha ottenuto l’etichetta “Viva” per il proprio Pinot Grigio. Il bollino è conferito dal Ministero dell’Ambiente a pochi e selezionati vini prodotti secondo rigorosi criteri di sostenibilità ambientale, uso ottimale delle risorse, rispetto del territorio e della comunità locale. Diventano così due le cantine della regione – e solo 23 in Italia, tutti marchi noti e di qualità  – a fregiarsi dell’autorevole etichetta assegnata già nel 2011 a Venica & Venica di Dolegna del Collio (Gorizia).

“Un traguardo importante – ha commentato il Principe Guecello di Porcìa – che ci ha consentito di acquisire maggiore consapevolezza e efficienza nella gestione del ciclo di vita dei vini, in particolare del Pinot Grigio, vanto dell’azienda e della viticoltura friulana. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e della collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e siamo anche convinti che i nostri vini saranno apprezzati ancora di più”.

Quattro gli indicatori del progetto Viva che misurano le prestazioni ambientali lungo tutta la filiera produttiva, dal campo alla tavola: contenimento dei gas serra; consumo d’acqua; tutela del vigneto (la sua gestione e fertilità, l’uso di agrofarmaci e concimi); ricadute ambientali, economiche e sociali dell’attività aziendale su biodiversità, lavoratori, paesaggio, comunità locale e consumatori.

A certificare il tutto è DNV GL, ente internazionale indipendente che ha anche compiuto attente verifiche, direttamente in azienda, alle performances di sostenibilità dei Principi di Porcìa, sia in riferimento alla riduzione degli impatti idrici e delle emissioni di gas serra nei processi produttivi, sia in merito all’impegno ‘sociale’ nella gestione della filiera. “Il protocollo Viva-Sustainable Wine nasce dall’elaborazione di standard e linee guida internazionali – spiega Nicola Privato, Regional Manager Region Southern Europe & Africa di DNV GL – si propone di dare la giusta visibilità al vino italiano capace di rispettare e valorizzare il nostro territorio, fedele al suo compito di testimonial nel mondo della qualità ed eccellenza italiana”.

La nuova etichetta, con cui i Principi di Porcia parteciperanno al Vinitaly di Verona dal 10 al 13 aprile, è riconoscibile dai loghi del progetto ministeriale e da un ‘Qr-Code’. Fotografando questo codice, con smartphone o tablet, si accede alle informazioni online sulla sostenibilità dello specifico vino, a garanzia della trasparenza nei confronti del consumatore.

Da sottolineare che la certificazione è volontaria, non obbligatoria. “Lo si fa per pura convinzione personale e volontà di far crescere l’azienda sotto il profilo del rispetto dell’ambiente – spiega Ornella Venica – e non per un ritorno economico e di immagine che, eventualmente, arriva molto dopo. Noi che lavoriamo a contatto con la terra ci accorgiamo del suo impoverimento, e per primi dobbiamo e possiamo fare qualcosa. L’ambiente va tutelato per noi e i nostri figli, non possiamo depauperarlo”.