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Pubblicata la nuova ISO 20400 per l’approvigionamento sostenibile

La ISO 20400 fornisce linee guida per integrare la sostenibilità nella strategia e nel processo delle politiche di approvvigionamento dell'organizzazione, definendo i principi alla base degli approvvigionamenti sostenibili: responsabilità, trasparenza, rispetto dei diritti umani e comportamento etico.

La ISO 20400 è stata pubblicata il 17 aprile 2017 e vuole essere un aiuto concreto per indirizzare le organizzazioni verso un nuovo approccio al procurement.

L’approvvigionamento di beni di ogni genere ricopre un ruolo importante in qualsiasi organizzazione, grande o piccola che sia. L’impatto che un bene acquistato può avere sulla performance dell‘organizzazione non è inferiore a quello che può avere il soggetto dal quale lo si acquista.

Garantire che i fornitori da cui ci si rifornisce abbiano solide pratiche etiche (dalle condizioni di lavoro delle persone, alla gestione dei rischi fino all’impatto ambientale) può davvero far funzionare meglio le imprese, ma anche migliorare la vita di tutti coloro che si trovano all’interno delle comunità coinvolte.

Gli acquisti sostenibili richiedono decisioni capaci di soddisfare le esigenze di un'organizzazione in un modo che ne possa beneficiare non solo l’azienda ma anche la società nel suo complesso e l'ambiente.

La ISO 20400, Guida all’Approvvigionamento sostenibile è il primo standard internazionale al mondo che supporta le organizzazioni nello sviluppo e nella implementazionee di pratiche e politiche di acquisto sostenibili. 

Jacques Schramm, Presidente del Comitato di Progetto ISO / PC 277 che ha sviluppato lo standard, afferma che i vantaggi di un approvvigionamento sostenibile possono essere di grande portata: "Non è più sufficiente per le aziende oggi affidarsi all’esterno per rifornirsi di ciò che occorre loro, senza fare domande. Le organizzazioni traggono grande vantaggio dal conoscere i propri fornitori e le loro aspettative– perché ciò consente di avanzare richieste realistiche e capire se i fornitori con i quali si intende lavorare siano eticamente affidabili", spiega.

"Il rischio che deriva dal non comprendere e dal non gestire ciò che accade o potrebbe verosimilmente accadere lungo la catena di fornitura è grande. Nella migliore delle ipotesi, ciò significa immetere sul mercato prodotti di scarsa qualità o incorrere in interruzioni nell’approvvigionamento. Nel peggiore dei casi, possono accadere disastri come ha dimostrato il crollo del Rana Plaza in Bangladesh nel 2013.

Gli acquisti sostenibili aiutano a ridurre al minimo i rischi, ad esempio incoraggiando gli acquirenti e fornitori a lavorare in stretta collaborazione per ottenere un migliore risultato per tutti nell’ottica win-win." conclude Schramm.

Traduzione della news originale sul sito ISO, accessibile qui.