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Non si può gestire quello che non si misura

Il primo passo delle aziende verso gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.

Come si possono incoraggiare le aziende a contribuire maggiormente al raggiungimento dei SDGs? Un primo passo fondamentale è insegnare loro come superare la confusione iniziale e stilare una corretta checklist per la sostenibilità dell’azienda. Se siamo misurati sul raggiungimento degli obiettivi, diventa importante sceglierli bene. Standard riconosciuti come la CSR Performance Ladder, aiutano le aziende a dare le giuste priorità ai vari aspetti e permettono una migliore condivisione delle informazioni con gli stakeholder esterni.​

Il 2015 è un anno eccezionale per la sostenibilità delle imprese, che vede anche profondi cambiamenti nelle aspettative della società verso il business. In settembre le Nazioni Unite hanno definito gli Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile. Gli obiettivi di sviluppo comprendono in modo significativo la voce del settore privato e non sarà possibile raggiungerli senza la collaborazione di tutti i diversi stakeholder. Voler includere il settore privato nel processo significa dare un messaggio chiaro in termini dell’importanza del ruolo che le aziende devono giocare nello sviluppo globale, e spingere le imprese a contribuire al perseguimento degli obiettivi. 

Se la sostenibilità nelle imprese è sino ad ora stata considerata una questione di filantropia e gestione del rischio in carico al sustainability manager, spesso lasciato solo nella gestione di un ristretto ambito di questioni, oggi il settore privato contribuisce direttamente a definire delle soluzioni per lo sviluppo globale. Il focus si è spostato verso le opportunità e la creazione di valore per una maggiore e più concreta parte delle tematiche di sostenibilità, e il board, insieme al top management, monitora sempre di più le performance sostenibili dell’azienda. Non ci sono dubbi sul fatto che le imprese, per poter sopravvivere e crescere, debbano contribuire a far funzionare meglio e in modo più sostenibile la società e l’ambiente in cui operano.

Questo approccio può portare anche dei vantaggi competitivi in un mondo dove gli stakeholder competenti e informati chiedono sempre più trasparenza sulle questioni non-finanziarie. I clienti, gli investitori, i partner, il governo e i media pretendono di essere informati su come le aziende gestiscono i diritti umani, l’anti-corruzione, la catena di fornitura e le questioni climatiche, e usa queste informazioni in processi come investimenti, acquisizioni e accordi contrattuali.

Ma cosa si ritiene “adeguato” quando si parla di gestione e di informazione della sostenibilità aziendale? Gli investitori e gli analisti non hanno sempre saputo cosa cercare e come valutare la pletora di informazioni spesso molto generali e disorganizzate. Allo stesso modo le aziende spesso desiderano fornire le informazioni sugli asset non- finanziari ma sono indecise su cosa comunicare e quanto sia sufficiente.  In risposta a queste crescenti richieste di chiarimento e all’indecisione nel darvi riscontro, riteniamo utile uno sviluppo verso una standardizzazione e professionalizzazione della sostenibilità di impresa. Si stanno definendo standard comuni, parametri, indicatori e sistemi per rendere più semplice per le aziende prioritizzare e affrontare correttamente le questioni legate alla sostenibilità, e per permettere agli stakeholder di prendere decisioni consapevoli.

Una pietra miliare nel campo della sostenibilità di impresa è stata lo sviluppo di uno standard internazionale dei sistemi di gestione della sostenibilità di impresa, la CSR Performance Ladder. Questo standard è stato sviluppato congiuntamente da 8 tra i principali enti di certificazione e si ispira a diversi standard e linee guida sulla sostenibilità di impresa come l’ISO 26000, il Global Reporting Initiative (GRI) e l’AA1000. Utilizzando questo standard l’azienda può incaricare una terza parte per certificare il proprio sistema di gestione della sostenibilità di impresa. Il CSR Performance Ladder è stato introdotto la prima volta nell’area del Benelux e DNV GL è ora onorata di includere questo standard come parte del portafoglio di servizi di certificazione.

In qualità di organismo di certificazione leader a livello internazionale, crediamo nel valore della standardizzazione e armonizzazione delle pratiche organizzative. Riteniamo che la certificazione CSR possa offrire la necessaria armonizzazione tra le pratiche aziendali e le aspettative del mondo esterno, e contribuire a standardizzare i requisiti generali per le pratiche di business socialmente responsabili in tutto il mondo.

Articolo di Bjørn K. Haugland, Chief Sustainability Officer – DNV GL Group, pubblicato in versione originale nel Blog Sustainability, DNV GL.