Due diligence sui diritti umani (HRDD), un vantaggio per le aziende, oltre che un obbligo
Avere una maggiore consapevolezza degli impatti negativi delle violazioni dei diritti umani nella propria catena di approvvigionamento significa tutelare la reputazione aziendale e differenziarsi dalla concorrenza, dimostrando integrità e resilienza.
Per poter identificare, prevenire e mitigare i propri impatti negativi su ambiente e società, le aziende sono chiamate ad adottare una due diligence rispetto ai diritti umani (HRDD). Si tratta di un processo che consiste nel valutare gli impatti effettivi e potenziali delle attività produttive su tali diritti, nel dotarsi di politiche aziendali che tengano conto di tali valutazioni, nel monitoraggio delle misure adottate e nell’implementazione di meccanismi di rimedio a favore delle persone e delle comunità che subiscono abusi.
Sono trascorsi dieci anni dal crollo del Rana Plaza in Bangladesh. L’edificio, progettato per ospitare solo case e uffici, era stato illegittimamente destinato allo svolgimento di attività produttive e presentava gravi carenze sul piano del rispetto degli standard di sicurezza sul lavoro. Con più di 1.000 morti e oltre 5.000 feriti, è considerato uno dei più gravi incidenti industriali al mondo. Le fabbriche presenti nell’edificio crollato producevano per grandi marchi internazionali e, dopo la tragedia, sindacati e fornitori locali hanno negoziato con queste società un accordo sulla sicurezza delle fabbriche in Bangladesh. Questo evento ha messo chiaramente in evidenza, a livello globale, la necessità di regole stringenti dal punto di vista della tutela dei diritti umani.
Il concetto di HRDD è stato inserito nel 2011 tra i Principi Guida delle Nazioni Unite su Impresa e Diritti Umani (UNGPs), ma, considerato il carattere non vincolante degli UNGPs, negli ultimi anni sono sorte diverse iniziative volte a conferire all’HRDD forza di legge. La più recente e importante, a livello europeo, è la proposta di legge sugli obblighi di sostenibilità aziendale che la Commissione Europea ha presentato nel 2022: la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDD). Questa proposta, che ha colmato un vuoto normativo, mira a obbligare le imprese a gestire con attenzione gli impatti sociali e ambientali lungo tutta la loro catena di approvvigionamento.
Oltre che un obbligo, l’applicazione della due diligence sui diritti umani comporta una serie di vantaggi per le aziende:
- Prevenire l'esposizione delle aziende ai rischi relativi al mancato rispetto dei diritti umani e alle conseguenti responsabilità legali e finanziarie
- Ispirare maggiore fiducia in clienti e dipendenti
- Attrarre investitori alla ricerca di investimenti sostenibili
- Avere una maggiore consapevolezza degli impatti negativi delle violazioni dei diritti umani
- Differenziarsi dai concorrenti dimostrando integrità e resilienza
- Migliorare l'adattabilità e la redditività grazie a una migliore gestione del rischio, in particolare mitigando il rischio reputazionale
Cosa può fare DNV per la tua azienda in tema di diritti umani
L'approccio di DNV all’HRDD si basa su un processo strutturato di gestione del rischio, che collega l’esperienza ela capacità analitica da noi sviluppata nel campo dei diritti umani con l'uso di strumenti digitali innovativi. DNV ha, infatti, sviluppato una metodologia che si basa su un'ampia gamma di fonti indipendenti e affidabili per determinare i rischi intrinseci relativi agli aspetti etico-sociali di specifiche catene di fornitura. Ha anche maturato esperienza nella valutazione di politiche e della loro applicazione, nonché nell’identificazione di azioni preventive, correttive e di strumenti di monitoraggio sul rispetto dei diritti umani.
I temi cui si fa riferimento riguardano principalmente l’assenza di lavoro forzato o minorile, il rispetto del diritto del lavoro (considerando, per esempio, l’esistenza di rapporti di lavoro legalmente riconosciuti, il rispetto dell’orario di lavoro e del salario minimo), la corretta gestione del tema dell’antidiscriminazione, della salute e sicurezza e dell’etica di business. Spesso sono inclusi nelle analisi anche i temi ambientali, intrinsecamente legati al rispetto dei diritti umani.
DNV offre, inoltre, l’opportunità di utilizzare la piattaforma digitale Worker Voice, un canale sicuro che consente di raccogliere i feedback dei lavoratori attraverso varie modalità, fornire loro informazioni e formazione e integrare le verifiche di conformità sociale con la prospettiva del personale. Questi dati possono essere utilizzati per diagnosticare dove si trovano i punti critici e dove sono necessarie ulteriori indagini, azioni e cambiamenti.
Ecco, quindi, cosa possiamo fare per la tua azienda:
- Valutiamo la tua esposizione ai rischi in ambito di diritti umani e la tua capacità organizzativa di affrontarli
- Effettuiamo una mappatura della tua catena di approvvigionamento, applicando un filtro di rischio per i diritti umani
- Valutiamo la maturità delle tue politiche e dei tuoi sistemi di gestione del rischio sui diritti umani
- Stabiliamo misure preventive adeguate per i rischi identificati
- Progettiamo un piano d'azione correttivo
- Effettuiamo un monitoraggio continuo della supply chain, indipendentemente dai cicli di audit
Contattaci per saperne di più: anna.cailotto@dnv.com.
05/07/2023 00:00:00