L’uso della blockchain per migliorare la sicurezza e la tracciabilità alimentare
La blockchain, un registro decentralizzato, distribuito, trasparente e immutabile, per tracciare i dati dell’intera filiera alimentare dal campo alla tavola.
Il tema della tracciabilità alimentare ha acquisito una grande importanza negli ultimi anni, collegandosi alla questione della sicurezza alimentare e della tutela della salute dei consumatori, attraverso un rigido controllo dell’origine, della qualità e dell’igiene degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole.
Per rintracciabilità dei prodotti alimentari si intende la possibilità di seguire e ricostruire il percorso di un alimento, di un mangime o di un animale destinato alla produzione alimentare, oppure di una sostanza destinata a far parte di un alimento, attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. Il percorso produttivo di un alimento viene, così, tracciato e registrato, offrendo al consumatore una visione chiarae trasparente della filiera alimentare, dandogli, quindi, la possibilità di scegliere qualsiasi tipo di prodotto in maniera consapevole.
Un sistema di tracciabilità e rintracciabilità efficiente permette di individuare rapidamente la fonte di un problema, in caso di contaminazione o altre problematiche legate alla qualità dei prodotti. I sistemi di tracciabilità e rintracciabilità facilitano, pertanto, l'identificazione e il successivo ritiro dal mercato dei cibi non sicuri, con una precisa attribuzione delle responsabilità tra fornitori, trasformatori e distributori. I benefici che derivano dal tracciare gli alimenti sono:
- Maggiore efficienza nella gestione delle scorte
- Migliore qualità dei prodotti
- Maggiore facilità nel poter identificare i prodotti
- Riduzione del rischio di deperimento merci e smaltimento rifiuti
- Riduzione degli sprechi alimentari
- Riduzione dei costi di gestione di eventuali blocchi o richiami
- Minore inquinamento
- Maggiore visibilità sui processi della filiera
- Abbattimento dei costi assicurativi
- Aumento della brand reputation per la qualità del servizio
Cos’è la tecnologia blockchain
La blockchain è un registro condiviso e immutabile, che permette di registrare delle transazioni riguaranti asset tangibili o intangibili (proprietà intellettuale, brevetti, copyright, branding) in una rete commerciale. In sostanza, qualsiasi cosa che abbia un valore può essere rintracciata e scambiata su un registro pubblico, riducendo rischi e costi per tutte le parti coinvolte.
La blockchain fornisce informazioni immediate, condivise e completamente trasparenti, archiviate in un registro immutabile, a cui possono accedere tutti, oppure solo i membri autorizzati di una rete, a seconda della natura dell’infrastruttura. Le caratteristiche più apprezzate di questa tecnologia sono:
- Immutabilità, i dati inseriti non possono essere in alcun modo alterati.
- Sicurezza, l'utilizzo di meccanismi di consenso tra i partecipanti alla rete e la distribuzione delle informazioni tra loro consentono di lavorare su un sistema sicuro, anche in caso di attacchi informatici.
- Decentralizzazione, le informazioni vengono registrate e distribuite tra più nodi riducendo il gap di fiducia tra i partecipanti.
- Disintermediazione, le transazioni vengono gestite senza intermediari.
- Trasparenza e verificabilità, il contenuto del registro è trasparente e visibile a tutti ed è facilmente consultabile e verificabile.
- Sostenibilità economica, accessibilità in termini di costi della fiducia, che vengono sensibilimente ridotti grazie all’uso della tecnologia.
DNV e la tecnologia blockchain applicata alla filiera agroalimentare
Qual è il nesso tra la tracciabilità alimentare e la tecnologia blockchain? La tecnologia blockchain agisce come un generatore di fiducia lungo la filiera agroalimentare, garantendo l'autenticità dei dati e rendendoli attendibili tra stakeholder precedentemente sconosciuti l'uno all'altro. Qualsiasi tentativo di manipolare informazioni sui prodotti o dati esistenti all'interno del registro distribuito è reso impossibile, o quantomeno svantaggioso. Così facendo, il costo della fiducia all’interno di una filiera può essere sensibilmente ridotto.
Le filiere sono sistemi complessi, composti da produttori, fornitori, grossisti, venditori al dettaglio e altri intermediari che, di norma, non hanno tra loro alcun contatto. Negli ultimi anni, la natura stessa delle filiere è cambiata radicalmente: sono passate dall’essere delle strutture lineari a essere dei veri e propri ecosistemi di rete complessi, in cui più attori agiscono in autonomia ma in maniera coordinata, dando vita ai processi di produzione. Grazie all’uso di nuove tecnologie, infatti, gli attori delle filiere sono sempre più interconnessi e in grado di comunicare fra loro in maniera costante, dando vita a una rete di relazioni di una complessità impensabile anche solo nello scorso decennio. L’aumento della complessità ha portato con se anche un aumento dei fattori di rischio, che possono essere mitigati solo attraverso un irrobustimento della governance della stessa filiera, anch’essa possibile grazie all’uso della tecnologia. Tra gli strumenti tecnologici in grado di farlo, c’è sicuramente la tecnologia blockchain.
Nel mondo fisico, nessun processo in nessuna filiera è, però, esente da rischi e non basta la tecnologia blockchain per colmare questo gap. È opportuno lavorare alla costruzione di un nuovo sistema che connetta mondo digitale e mondo fisico, per garantire un maggior livello di fiducia. Ed è qui che entra in gioco un ente terzo e indipendente come DNV. Pur assumendo i caratteri di pubblicità e immutabilità, le informazioni sulla qualità o sull’origine di un prodotto agroalimentare non diventano automaticamente vere se scritte in blockchain. Esse devono passare dal reale al digitale, attraverso l’inserimento in un’infrastruttra tecnologica, senza perdere la garanzia di correttezza e veridicità. Perché questo accada, è necessario che ci siano soggetti terzi che mettano sul piatto la propria reputazione e professionalità per dare una prima forma di garanzia sulla qualità e la veridicità del dato, portando a un livello accettabile la fiducia, anche per quelle informazioni che arrivano dal mondo reale.
In questo scenario, la blockchain si inserisce riducendo sensibilmente il costo della fiducia, attraverso la semplificazione e l’automatizzazione di attività di controllo prima svolte da attori umani a costi molto più alti e non competitivi per tutti gli attori della filiera.
I progetti e i servizi blockchain-based di DNV in ambito agroalimentare hanno toccato finora le filiere più diverse: da quella del pomodoro a quella del vino, dell’olio e della pasta, e in ognuna di queste hanno dimostrato potenzialità promettenti. Le relazioni con gli stakeholder sono risultate rafforzate, così come la comunicazione di informazioni verificate verso il cliente finale, che ha oggi un ruolo più attivo e critico nelle scelte di consumo.
20/07/2023 00:00:00