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Transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0, proposto dal Governo, rappresenta un importante passo verso la trasformazione tecnologica delle aziende italiane, spinte da incentivi economici verso la quarta rivoluzione industriale.

Nel tessuto sempre più interconnesso del panorama industriale globale, l'ascesa della quarta rivoluzione industriale sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende operano. Questo nuovo capitolo nell'evoluzione economica è caratterizzato dall'integrazione avanzata di tecnologie digitali, intelligenza artificiale, Internet delle cose (IoT) e altre innovazioni che stanno ridefinendo i confini della produzione e della gestione aziendale.

Il Piano Transizione 4.0, voluto dal Governo italiano (nato nel 2017 come Industria 4.0 e poi Impresa 4.0), supporta il nostro tessuto industriale a restare concorrenziale e svilupparsi grazie agli investimenti nelle nuove tecnologie. Il piano prevede, infatti, una serie di incentivi a supporto della trasformazione digitale delle imprese, attraverso il meccanismo dei crediti d’imposta.

Per poter usufruire dei benefici fiscali previsti dal Piano Transizione 4.0, è necessario soddisfare e mantenere nel tempo una serie di requisiti debitamente attestati da un organismo di certificazione accreditato. DNV, proprio nella veste di organismo accreditato, rilascia tali attestazioni e accompagna il cliente in tutte le fasi del percorso attraverso diverse attività:

  • Assessment pre-attestazione, che prevede il rilascio di un report di valutazione per la corretta identificazione degli asset agevolabili.
  • Attestazione di conformità a conferma del possesso delle caratteristiche tecniche tali da includere il bene oggetto di analisi negli elenchi di cui agli allegati A e B della Legge 11 dicembre 2016 n. 232 e dell’effettiva interconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, sia per investimenti con un importo superiore a 300 mila euro, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, sia per quelli con un importo inferiore a 300 mila euro. In quest’ultimo caso, tale attestazione non è obbligatoria secondo i dettami della Legge di Bilancio 2022, ma si configura come uno strumento di garanzia per l’organizzazione che, per poter usufruire del beneficio, è tenuta a produrre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma del legale rappresentante.
  • Audit 4.0 per le imprese che hanno già usufruito dell’iperammortamento e/o del credito d’imposta per beni strumentali, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti tecnici in tutto il periodo di fruizione del beneficio, così come richiesto dalla Risposta n. 394/2021 dell’Agenzia delle Entrate.
  • Ready 4.0 per attestare, lato produttore, l’aderenza di un bene al paradigma 4.0 a supporto della relativa commercializzazione.