Quali esigenze raccoglie la nuova certificazione sociale di prodotto?
Il 29 aprile, presso la sede di Assolombarda, è stata presentata la prima certificazione sociale di prodotto “Social Footprint – Product Social Identity”.
"Quella della Social Footprint è la storia di un’alleanza”, ha detto Valeria Fazio, CR Solutions Manager, DNV GL – Business Assurance, “Tre dei principali organismi di certificazione (Bureau Veritas, Certiquality e DNV GL), partendo dalle domande del consumatore, hanno sviluppato una certificazione di prodotto che si concentra sugli aspetti sociali della filiera e che, attraverso un’etichetta, rende disponibile al consumatore informazioni sulla gestione della Supply Chain e sull’origine dei prodotti”.
La mattinata, iniziata con la presentazione dei risultati di importanti ricerche internazionali sulla sostenibilità di prodotto e della catena di fornitura, ha visto susseguirsi gli interventi degli enti di certificazione coinvolti nel progetto e delle istituzioni che fanno parte del Comitato di stakeholder rappresentativo degli interessi legati alla certificazione.
La tavola rotonda conclusiva è stata animata dalle testimonianze di Fondazione Sodalitas, Fondazione Consumo Sostenibile e di primarie aziende appartenenti a diversi settori: dalla produzione, alla distribuzione, ai servizi, che avendo per prime intrapreso la strada della certificazione Social Footprint, hanno spiegato cosa le ha spinte a intraprendere questa strada e quali opportunità vi hanno intravisto, tanto nel mercato B2C che in quello B2B.
Per maggiori informazioni rimandiamo al documento di approfondimento pubblicato sul sito dedicato alla Social Footprint.