E’ in corso la revisione dello standard ISO 22000 sulla Sicurezza Alimentare
Lo standard internazionale ISO 22000 sui sistemi di gestione della sicurezza alimentare è coinvolto, a dieci anni dalla sua pubblicazione, in un processo di aggiornamento e adeguamento ai nuovi requisiti di sicurezza alimentare.
Le conseguenze degli alimenti nocivi possono essere devastanti, tanto per i consumatori quanto per le imprese di tutto il mondo. Ora che molti degli alimenti consumati arrivano sulle nostre tavole dopo aver viaggiato e attraversato più frontiere, i rischi sono senz'altro maggiori.
Lo standard ISO 22000 diventa così ancora più importante per garantire, a livello globale, la sicurezza della catena di approvvigionamento alimentare. Per questi motivi, è in corso una profonda revisione dello standard, con l’obiettivo di riuscire a dare una risposta efficace alle moderne necessità.
Il gruppo di lavoro internazionale, responsabile della revisione, ISO/TC 34/SC 17/WG 8, la cui segreteria è gestita dal membro di ISO per la Danimarca (Fondazione danese per gli standard – DS), si è riunito per la quarta volta ad Aprile, a Buenos Aires (Argentina).
In questo incontro, gli esperti hanno lavorato sui vari commenti allo standard raccolti e filtrati dalla Fondazione danese per gli standard, allo scopo di includerli nel DIS. Allo stesso tempo, il gruppo di lavoro WG8 ha dovuto chiarire alcuni concetti chiave, come:
- L’adozione, da parte della norma ISO 22000, della nuova High-Level Structure di ISO (HLS), ora obbligatoria nell'elaborazione e revisione degli standard sui sistemi di gestione. La nuova struttura fornisce un quadro che rende più semplice, per le imprese, l’integrazione di più sistemi di gestione.
- Fornire, agli utenti della norma ISO 22000, gli strumenti per comprendere i diversi approcci basati sul rischio. Il concetto di rischio ha ora diversi utilizzi, ed è importante che le imprese alimentari distinguano tra la valutazione del rischio operativo, realizzata attraverso l’Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici (HACCP), e il rischio d’impresa, concetto che comprende anche le opportunità.
- Chiarire come funzioni il ciclo PDCA (Piano, Esecuzione, Controllo, Azione) nello standard, grazie all'inclusione di due distinti cicli PDCA, che si svolgono l’uno all'interno dell’altro. Il primo si applica al sistema di gestione, mentre il secondo si concentra sulle operazioni, descritte nella Clausola 8, che coprono anche i principi HACCP definiti dalla Commissione sul Codice Alimentare.
Il pericolo per la sicurezza alimentare può manifestarsi lungo tutta la catena di fornitura, perciò è essenziale dotarsi di adeguati sistemi di controllo in ogni fase e adottare un’efficace comunicazione, fondamentale per assicurarsi che i pericoli siano identificati e gestiti al momento opportuno.
La sicurezza alimentare si può garantire solo attraverso l’impegno congiunto di tutte le parti coinvolte lungo la supply chain, dai produttori primari e di alimenti, all’industria alimentare, fino agli operatori che si occupano del trasporto e del deposito, ai sub fornitori, e ai venditori al dettaglio.
Il compito del gruppo di lavoro responsabile dell’aggiornamento dello standard ISO 22000, è quello di chiarire e comunicare i concetti fondamentali nel modo più semplice e conciso possibile, per sviluppare uno standard che sia comprensibile e di facile implementazione all'interno delle aziende, siano esse grandi o piccole, si trovino a monte o a valle della catena di approvvigionamento.
Restano tuttavia da affrontare molte sfide. La presentazione della seconda bozza agli attori internazionali sarà il prossimo passaggio critico; la riunione si terrà dal 14 al 16 giugno a Copenaghen (Danimarca).