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Sicurezza delle informazioni.

Un prerequisito per sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia.

L'industria IT sta vivendo importanti cambiamenti, permettendo alle organizzazioni – anche le più piccole – di raggiungere orizzonti che si potevano difficilmente immaginare soltanto pochi anni fa. Le tendenze emergenti sono molte. Tra quelle di cui si sente parlare di più ci sono i “Big Data”, il “Cloud Computing” e l’ “Internet of Things” (IoT): innovazioni che fanno tutte leva su concetti come la condivisione delle informazioni, la costruzione di reti e la creazione di connessioni.   


Le specifiche e le applicazioni possono essere molte ma c’è sempre un prerequisito fondamentale: la capacità di proteggere le informazioni, per prevenire interruzioni, intrusioni e abusi.

Per ottenere il massimo da queste nuove tecnologie, è fondamentale dare un valore economico alle informazioni. Calcolare i costi finanziari relativi a ogni danno o perdita di informazioni stimolerà lo sviluppo di processi di sicurezza. Aiuterà anche a evitare di conservare dati non necessari o obsoleti, elemento da non sottovalutare, specialmente in ambienti di Cloud Computing, dove è fortemente consigliabile prestare particolare attenzione ai carichi di lavoro.

Un aiuto per la gestione delle minacce esterne potrà arrivare dagli stessi Big Data. Un approccio analitico e su larga scala a dati e minacce esterne permetterà di sviluppare risposte adeguate, a volte anche automatiche, utili anche per la gestione della rivoluzione che rappresenterà ben presto l’IoT.

Con l'avvento dell’IoT, infatti, le aziende avranno a che fare con un ampio numero di dispositivi intelligenti interconnessi con i consumatori. Tutto ciò comporterà specifici problemi di sicurezza, ragione per cui, l’information security deve diventare parte dello stesso processo di progettazione delle soluzioni IoT, con manager informatici che consiglino e guidino i progettisti nel campo della privacy e della “cybersecurity”.

Tratto da “Aziende italiane e information security: l'attenzione è alta”, indagine DNV GL – Business Assurance e GFK Eurisko, dicembre 2015 


 BIG DATA


Il termine Big Data si sta diffondendo sempre più nelle diverse aree di business e viene usato per descrivere numerose operazioni, tutte caratterizzate dalla disponibilità di una quantità di dati troppo estesa per poter essere elaborata da  software e database convenzionali. I sistemi di Big Data sfruttano strumenti tecnologicamente avanzati, tecniche e integrazioni che consentono confronti complessi, nonché analisi approfondite e più efficaci. Senza sistemi di Big Data non è  possibile monitorare enormi quantità di dati, né tantomeno identificare modelli derivanti da questi dati.  


 CLOUD  COMPUTING



Il Cloud Computing risponde a uno dei bisogni più impellenti dei nostri tempi: la necessità di trattare ampie quantità di dati da più luoghi e attraverso più dispositivi. Non è più necessario recarsi in ufficio o affidarsi a sistemi di archiviazione  fisica dei dati. Gli utenti e le aziende possono memorizzare ed elaborare i dati attraverso “data center” a cui è possibile accedere da strumenti diversi grazie ad un’interfaccia Internet.


 INTERNET
 OF THINGS  (IOT)

Fra le varie tendenze e innovazioni dell'IT, ce ne è una che le riunisce tutte: l'Internet of Things. Questo sistema è basato su comunicazioni macchina-macchina, sfrutta il cloud computing e le reti di raccolta dati. L'Internet of Things (IoT) è  un concept che descrive un futuro dove oggetti di uso quotidiano saranno connessi a Internet e capaci di farsi riconoscere da altri dispositivi. L’IoT non si limita a un settore o ad applicazioni specifiche: l'universo di dispositivi connessi via  web si sta diffondendo in ogni area di business e in molti aspetti della vita social. I campi di applicazione vanno dai processi di produzione industriale, dalla logistica e dall'efficienza energetica al controllo remoto e alla protezione ambientale.