Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) modifica e rafforza le norme in materia di informazione sociale e ambientale che le imprese devono comunicare.

La Direttiva sulla Rendicontazione Non Finanziaria (Direttiva 2014/95/UE - NFRD) ha introdotto, per alcune società di grandi dimensioni, l’obbligo di divulgare informazioni di carattere non finanziario in merito alle proprie attività. La Commissione Europea, ad aprile 2021, ha deciso di estendere tale direttiva anche ad altri soggetti, incluse le piccole e medie imprese (PMI), portando in seguito alla formulazione della proposta della CSRD come emendamento della NFRD. La proposta è stata approvata dalla Commissione ed è entrata in vigore il 5 gennaio 2023, mentre a luglio 2023 è stata adottata la prima serie di standard europei per il reporting di sostenibilità (European Sustainability Reporting Standards - ESRS).

La CSRD richiede alle aziende obbligate di inserire all’interno della propria Relazione sulla Gestione informazioni riguardanti:

  • modello di business, governance e strategia aziendale
  • obiettivi di sostenibilità e relativa modalità e tempistiche di attuazione
  • politiche di sostenibilità adottate
  • modalità di gestione dei rischi e delle opportunità
  • procedure di due diligence di sostenibilità
  • modalità con cui modello e strategia tengono in considerazione gli interessi degli stakeholder
  • indicatori di performance su impatti ambientali, diritti umani e sociali e aspetti di governance.

Cosa cambia con la CSRD?

L’entrata in vigore della CSRD dà avvio a una nuova fase per la rendicontazione di sostenibilità, con un’estensione del campo di applicazione e una maggiore attenzione agli impatti delle società. La CSRD delinea un framework completo per il reporting, con linee guida specifiche che definiscono su cosa e in che modo rendicontare. Infatti, per garantire una maggiore comparabilità tra le disclosure, le imprese saranno tenute ad adottare un unico standard di rendicontazione, stimolando una maggiore trasparenza e affidabilità delle informazioni. La CSRD richiede, inoltre, l’assurance (verifica) indipendente delle informazioni di sostenibilità e delle relative metriche. Inizialmente sarà sufficiente una verifica limitata delle informazioni, mentre sul lungo periodo si passerà a un approccio di cosiddetta “reasonable assurance”, tipica del bilancio economico-finanziario.

Infine, sono state introdotte sanzioni per le aziende in caso di mancato adeguamento alla normativa.

La nuova Direttiva si applica a partire dall’esercizio finanziario 2024, con rendicontazione obbligatoria a partire dal 2025 per le società che erano già obbligate ai sensi della NFRD. La rendicontazione per tutte le altre aziende di grandi dimensioni non quotate inizierà nel 2026. Le PMI quotate saranno tenute a comunicare le loro prestazioni e attività in materia di sostenibilità a partire dal 2027.

Come prepararsi alla CSRD?

La CSRD costituisce un ulteriore passo in avanti verso l’allineamento degli standard di rendicontazione di sostenibilità con quelli di rendicontazione finanziaria. La sostenibilità sta, infatti, acquisendo sempre maggiore rilevanza, diventando una componente imprescindibile del business.

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