Il Centro Nazionale Trapianti ottiene la certificazione ISO 9001 - Sistema di gestione della qualità
Il Cnt operativo compie dieci anni. In Italia un trapianto ogni 2 ore e mezza.
Compie dieci anni il CNT operativo, la struttura del Centro nazionale trapianti attiva 24 ore su 24 che si occupa dell’assegnazione degli organi e del coordinamento dei prelievi per tutti i programmi nazionali di trapianti. Per celebrare l’anniversario, questa mattina il Ministro della Salute Orazio Schillaci è atteso a un convegno all’Istituto superiore di sanità, alla presenza del personale del CNT, di tutti i coordinatori regionali della Rete trapianti e di molte autorità istituzionali e sanitarie, tra cui il neo-commissario dell'Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone, il presidente della commissione Affari sociali del Senato Francesco Zaffini, il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni Raffaele Donini e il direttore generale dell'Iss Andrea Piccioli.
Nel corso dei dieci anni di funzionamento del CNT operativo, il lavoro della Rete trapiantologica è cresciuto sistematicamente. Nel 2012 i donatori deceduti e i trapianti conseguenti erano stati rispettivamente 1.123 e 2.878, nel 2022 invece sono saliti a 1.461 e 3.518: la centrale operativa coordina direttamente circa la metà dei trapianti realizzati ogni anno in Italia, supportando per l’altra metà i coordinamenti regionali, con una media di un intervento ogni 2 ore e 29 minuti, giorno e notte.
I progressi sono particolarmente evidenti nei programmi nazionali, che prima del varo del CNT operativo erano appannaggio di tre distinti coordinamenti interregionali. I trapianti in urgenza sono più che triplicati, dai 130 del 2012 ai 431 del 2022, mentre sono cresciuti ancora di più quelli dei cosiddetti “iperimmuni”, i pazienti in lista d’attesa che hanno già ricevuto un trapianto in precedenza e che per questo hanno molte meno possibilità di trovare un donatore compatibile: siamo passati dai 15 trapiantati all’anno nel periodo 2011-2013 a una media di 59 ogni dodici mesi nell’ultimo triennio. È cresciuta anche la mobilità delle donazioni, con una maggiore efficienza di distribuzione: oggi oltre il 20% degli organi viene trapiantato fuori dalla regione in cui è avvenuto il prelievo, il 5% in più rispetto al decennio precedente. Tra le funzioni detenute dal CNT operativo, oltre alla gestione della lista pediatrica e degli scambi di donazioni con i Paesi europei, c’è anche il coordinamento delle catene di donazione di rene da vivente tra coppie incompatibili: sono già oltre 80 i trapianti realizzati in questa modalità, con il coinvolgimento di 20 ospedali italiani e 4 esteri.
“In questi dieci anni il CNT operativo ha reso più efficiente il funzionamento del sistema di donazione e trapianto, ha garantito maggiori opportunità di cura soprattutto ai pazienti più difficili e ha accorciato le distanze fra il Nord e il Sud del Paese, il tutto mantenendo standard elevati di vigilanza e sicurezza", spiega il direttore del CNT Massimo Cardillo. “Ora dobbiamo continuare sulla strada della crescita dei volumi dell’attività di trapianto e contemporaneamente su quella dei livelli di qualità delle cure e dell’organizzazione: anche per questo proprio in questi mesi il CNT ha ottenuto la certificazione ISO-9001 del sistema gestione qualità: un’ulteriore garanzia per tutti i nostri pazienti trapiantati e per gli 8mila ancora in lista d’attesa”.