DNV al fianco di Hatfil, azienda turco-italiana del tessile alle prese con il post-terremoto

Hatfil ha allestito container per 150 dipendenti che hanno perso la casa, attenzione ai lavoratori già appurata in un assessment curato da DNV

C’è una realtà, non troppo distante da noi, di cui non si parla più. È la realtà che tuttora si vive in Turchia, a molti mesi di distanza dal 6 febbraio 2023, quando una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la zona al confine con la Siria. Dopo quel violento terremoto, si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7. Oltre 52.000 i morti accertati.

Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà nel reperimento di cibo e acqua e con le condizioni climatiche non facili in molte zone montane. Tra questi sopravvissuti ci sono i dipendenti di Hatfil, azienda turco-italiana che produce filati di cotone, tinti in rocche e in matasse mercerizzate di alta qualità. La società, con sede ad Antakya, è stata cliente di DNV e il suo CEO Alberto Verzotti ci ha raccontato la storia di quel tragico 6 febbraio e delle sue conseguenze.

Verzotti ha scattato la fotografia di una città devastata da migliaia di morti, centinaia di migliaia di sfollati, cumuli infiniti di macerie. “Gli uffici di Hatfil – spiega Verzotti – si trovano in una struttura antisismica, in cima a una collina rocciosa, quindi, per fortuna, abbiamo avuto pochi danni e siamo riusciti a tornare operativi dopo due settimane dal terremoto. Ma non c’era personale e ogni giorno la terra tremava. I nostri dipendenti avevano perso tutto, quindi abbiamo sentito l’esigenza di dare loro i beni di prima necessità. Così, abbiamo procurato delle tende di fortuna per 150 sfollati e abbiamo fatto arrivare da Istanbul stufe elettriche e una cucina. Adesso sono arrivati i container dove poter vivere nell’attesa di una nuova casa. Vorremmo allestire un’area ricreativa e soprattutto ricostruire un tessuto produttivo. Tuttavia, abbiamo grosse difficoltà logistiche e tantissime richieste di lavoro, in particolare dalle donne, oggi in assoluta difficoltà per la mancanza delle scuole per i figli. L’idea è quella di creare un nuovo reparto, per soddisfare alcune di queste domande di lavoro”.

A completare il racconto di Verzotti è Riccardo Bellassai, Responsabile Commerciale e Head of Sustainability di Hatfil: “Ormai non siamo solo un’azienda, ma siamo diventati operatori sociali. Vorremmo edificare una palazzina per i dipendenti che hanno perso la casa, un asilo per i loro figli, insomma vorremmo creare una piccola comunità che ruoti intorno ad Hatfil e per questo servono risorse economiche”.

DNV supporta le iniziative benefiche di Hatfil, che confermano l’attenzione dell’azienda turco-italiana ai diritti dei lavoratori, già appurata da DNV prima del terremoto. Infatti, la scorsa estate, DNV ha effettuato un assessment su Hatfil in relazione ai principi dello standard internazionale ISO 26000:2010 per la Responsabilità Sociale, che rappresenta un riferimento e un supporto concreto per le aziende che intendono sviluppare la responsabilità sociale e contribuire allo sviluppo sostenibile, generando valore economico, sociale e ambientale. Il processo di assessment ISO 26000 si è concluso con il rilascio di un attestato e di un rapporto sui punti di forza e le aree di miglioramento della gestione dell'organizzazione.

Dal rapporto è emerso che il livello di soddisfazione dei principi fondamentali richiamati dalla ISO 26000 è elevato. Con particolare riferimento al versante sociale, gli aspetti relativi ai diritti umani e alle condizioni di lavoro sono presidiati da Hatfil in modo molto soddisfacente, grazie all'adozione di pratiche finalizzate a garantire la protezione e il benessere dei lavoratori. Anche dal punto di vista del coinvolgimento e dello sviluppo della comunità, è stato rilevato il contributo fondamentale di Hatfil nella promozione della stabilità finanziaria ed economica delle famiglie dei lavoratori e dunque nella generazione di valore e benefici di lungo termine.

L’impegno dell’azienda è formalmente rintracciabile nella recente adozione di un Codice Etico, che delinea i principi fondamentali che Hatfil si propone di promuovere, e nell’implementazione di processi e procedure che coprono argomenti di primaria rilevanza, come salute e sicurezza dei lavoratori, ambiente, gestione dei fornitori.

L’assessment su Hatfil è un esempio di come DNV può aiutare le aziende a comprendere il proprio posizionamento rispetto alle tematiche di sostenibilità come declinate all’interno dello Standard ISO 26000, fornendo la conoscenza di base utile ad abilitare futuri sviluppi strategici e organizzativi per integrare la sostenibilità all’interno del business e darne efficace comunicazione verso l’esterno, andando oltre il semplice rispetto delle leggi.